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Cover Diritto del Terzo settore

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series "Itinerari"
pp. 272, Brossura, 978-88-15-29377-0
publication year 2021

PIERLUIGI CONSORTI, LUCA GORI, EMANUELE ROSSI

Diritto del Terzo settore

Sigle e nota normativa
Introduzione
I. Una breve storia del Terzo settore
1. Origine del Terzo settore nella disciplina giuridica
2. La legge Crispi del 1890
3. L’avvento e l’affermazione del regime fascista e dell’ordinamento corporativo
4. L’attuazione costituzionale e la disciplina legislativa di «segmenti» del Terzo settore
5. Il ruolo di advocacy del Terzo settore nella legislazione
II. Lo statuto costituzionale del Terzo settore
1. Il principio del pluralismo sociale (artt. 2, 18 e 20 Cost.)
2. Il principio di solidarietà (art. 2 Cost.)
3. Il principio di eguaglianza (art. 3 Cost.) e lo Stato sociale
4. L’obbligo per ciascuno di concorrere al progresso sociale (art. 4, secondo comma, Cost.)
5. Il principio di sussidiarietà (art. 118, quarto comma, Cost.)
6. Altri principi costituzionali a fondamento del Terzo settore?
III. Terzo settore e volontariato: profili generali
1. Profili generali della riforma del 2017
1.1. La legge delega
1.2. L’attuazione della legge delega
2. Terzo settore e diritto
3. Il nuovo statuto del volontariato
IV. I soggetti del Terzo settore
1. La definizione di «ente del Terzo settore»
2. Le attività di interesse generale
3. Il Registro unico nazionale del Terzo settore
4. La disciplina comune a tutti gli enti del Terzo settore
4.1. Carattere aperto degli enti del Terzo settore
4.2. Sovranità dell’assemblea dei soci
4.3. Organo di amministrazione
4.4. Organo di controllo e revisione legale dei conti
4.5. Il riconoscimento della personalità giuridica
4.6. Il bilancio sociale (rinvio)
4.7. La disciplina dei rapporti di lavoro negli enti del Terzo settore
5. La disciplina degli enti non iscritti al Registro unico del Terzo settore
6. Le diverse tipologie di enti del Terzo settore
6.1. Le Organizzazioni di volontariato e le Associazioni di promozione sociale
6.2. Le reti associative
6.3. Gli enti filantropici
6.4. Le Società di mutuo soccorso
6.5. Le imprese del Terzo settore
6.6. Gli enti religiosi
6.7. Gli altri enti del Terzo settore
V. La disciplina fiscale
1. Un quadro introduttivo
2. Le scelte della legge delega n. 106 del 2016 e l’impostazione dei decreti legislativi
3. Enti del Terzo settore commerciali ed enti del Terzo settore non commerciali
4. Le conseguenze della commercialità dell’ente del Terzo settore
5. Il regime forfetario degli enti del Terzo settore non commerciali
6. Il regime delle Organizzazioni di volontariato e delle Associazioni di promozione sociale
7. Le imposte indirette
8. Il regime dell’impresa sociale
9. Misure fiscali di sostegno all’impresa sociale
10. Il regime fiscale delle liberalità e delle raccolte fondi
11. L’attività di raccolta fondi
12. Il regime transitorio
13. Spunti conclusivi
VI. I rapporti fra Terzo settore e pubblica amministrazione
1. Premessa. Un po’ di storia e di inquadramento generale
2. Il coinvolgimento degli enti del Terzo settore nelle attività di co-programmazione e co-progettazione
3. Le procedure amministrative per la co-programmazione e la co-progettazione
4. Le Convenzioni con le Organizzazioni di volontariato e con le Associazioni di promozione sociale
5. Spunti conclusivi
VII. Il sistema di sostegno e promozione degli enti del Terzo settore
1. Introduzione
2. Il Consiglio nazionale del Terzo settore
3. I Centri di servizio per il volontariato
4. La Fondazione Italia Sociale
5. Le misure di sostegno e promozione
6. Le misure di finanziamento pubblico
7. La finanza sociale
8. Il cinque per mille (e altri strumenti similari)
VIII. Il regime dei controlli sugli enti del Terzo settore
1. Un po’ di storia: l’Agenzia per le Organizzazioni non lucrative di utilità sociale e la sua soppressione
2. Il sistema dei controlli nel Codice: i controlli «interni»
3. I controlli «esterni» agli enti: a) le funzioni dell’Ufficio del Registro nazionale Enti di Terzo settore
4. Segue: b) le funzioni attribuite alle reti associative e ai Centri di servizio per il volontariato
5. Segue: c) le funzioni attribuite al ministero del Lavoro e delle Politiche sociali
6. Segue: d) le funzioni attribuite all’Amministrazione finanziaria
7. Segue: e) le funzioni attribuite alle pubbliche amministrazioni
8. Spunti conclusivi
IX. La trasparenza per gli enti del Terzo settore
1. Quale «trasparenza» per gli enti del Terzo settore?
2. La disciplina della trasparenza per gli Ets
2.1. Il Runts come strumento di trasparenza
2.2. L’obbligo di utilizzo della denominazione come prima forma di trasparenza
2.3. Trasparenza all’interno degli enti. L’accesso ai libri sociali e la gestione delle imprese sociali
2.4. Bilancio sociale, bilancio di esercizio e altre informazioni
2.5. La trasparenza e l’utilizzo di risorse pubbliche
2.6. Liberalità e trasparenza
3. Spunti conclusivi
X. Profili di diritto regionale del Terzo settore
1. Il Terzo settore nel sistema di riparto delle competenze legislative fra Stato e Regioni
2. L’autonomia regionale «in azione»: le scelte legislative
2.1. La legge dell’Emilia-Romagna
2.2. La legge della Toscana
XI. Ai «confini» del Terzo settore
1. I confini «affollati» verso il primo e il secondo settore
2. Le esclusioni previste dal Cts
3. Il Servizio civile universale
4. I soggetti della cooperazione internazionale allo sviluppo
5. La protezione civile
6. Lo sport dilettantistico
7. Le imprese di comunità
8. Le società benefit, le Siav, imprese culturali e creative
9. «Attivismo civico»: i patti di collaborazione per la gestione dei beni comuni
Conclusioni. Verso un diritto del Terzo settore
Indice analitico

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