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- Sigle e nota normativa
- Introduzione
- I. Una breve storia del Terzo settore
- 1. Origine del Terzo settore nella disciplina giuridica
- 2. La legge Crispi del 1890
- 3. L’avvento e l’affermazione del regime fascista e dell’ordinamento corporativo
- 4. L’attuazione costituzionale e la disciplina legislativa di «segmenti» del Terzo settore
- 5. Il ruolo di advocacy del Terzo settore nella legislazione
- II. Lo statuto costituzionale del Terzo settore
- 1. Il principio del pluralismo sociale (artt. 2, 18 e 20 Cost.)
- 2. Il principio di solidarietà (art. 2 Cost.)
- 3. Il principio di eguaglianza (art. 3 Cost.) e lo Stato sociale
- 4. L’obbligo per ciascuno di concorrere al progresso sociale (art. 4, secondo comma, Cost.)
- 5. Il principio di sussidiarietà (art. 118, quarto comma, Cost.)
- 6. Altri principi costituzionali a fondamento del Terzo settore?
- III. Terzo settore e volontariato: profili generali
- 1. Profili generali della riforma del 2017
- 1.1. La legge delega
- 1.2. L’attuazione della legge delega
- 2. Terzo settore e diritto
- 3. Il nuovo statuto del volontariato
- IV. I soggetti del Terzo settore
- 1. La definizione di «ente del Terzo settore»
- 2. Le attività di interesse generale
- 3. Il Registro unico nazionale del Terzo settore
- 4. La disciplina comune a tutti gli enti del Terzo settore
- 4.1. Carattere aperto degli enti del Terzo settore
- 4.2. Sovranità dell’assemblea dei soci
- 4.3. Organo di amministrazione
- 4.4. Organo di controllo e revisione legale dei conti
- 4.5. Il riconoscimento della personalità giuridica
- 4.6. Il bilancio sociale (rinvio)
- 4.7. La disciplina dei rapporti di lavoro negli enti del Terzo settore
- 5. La disciplina degli enti non iscritti al Registro unico del Terzo settore
- 6. Le diverse tipologie di enti del Terzo settore
- 6.1. Le Organizzazioni di volontariato e le Associazioni di promozione sociale
- 6.2. Le reti associative
- 6.3. Gli enti filantropici
- 6.4. Le Società di mutuo soccorso
- 6.5. Le imprese del Terzo settore
- 6.6. Gli enti religiosi
- 6.7. Gli altri enti del Terzo settore
- V. La disciplina fiscale
- 1. Un quadro introduttivo
- 2. Le scelte della legge delega n. 106 del 2016 e l’impostazione dei decreti legislativi
- 3. Enti del Terzo settore commerciali ed enti del Terzo settore non commerciali
- 4. Le conseguenze della commercialità dell’ente del Terzo settore
- 5. Il regime forfetario degli enti del Terzo settore non commerciali
- 6. Il regime delle Organizzazioni di volontariato e delle Associazioni di promozione sociale
- 7. Le imposte indirette
- 8. Il regime dell’impresa sociale
- 9. Misure fiscali di sostegno all’impresa sociale
- 10. Il regime fiscale delle liberalità e delle raccolte fondi
- 11. L’attività di raccolta fondi
- 12. Il regime transitorio
- 13. Spunti conclusivi
- VI. I rapporti fra Terzo settore e pubblica amministrazione
- 1. Premessa. Un po’ di storia e di inquadramento generale
- 2. Il coinvolgimento degli enti del Terzo settore nelle attività di co-programmazione e co-progettazione
- 3. Le procedure amministrative per la co-programmazione e la co-progettazione
- 4. Le Convenzioni con le Organizzazioni di volontariato e con le Associazioni di promozione sociale
- 5. Spunti conclusivi
- VII. Il sistema di sostegno e promozione degli enti del Terzo settore
- 1. Introduzione
- 2. Il Consiglio nazionale del Terzo settore
- 3. I Centri di servizio per il volontariato
- 4. La Fondazione Italia Sociale
- 5. Le misure di sostegno e promozione
- 6. Le misure di finanziamento pubblico
- 7. La finanza sociale
- 8. Il cinque per mille (e altri strumenti similari)
- VIII. Il regime dei controlli sugli enti del Terzo settore
- 1. Un po’ di storia: l’Agenzia per le Organizzazioni non lucrative di utilità sociale e la sua soppressione
- 2. Il sistema dei controlli nel Codice: i controlli «interni»
- 3. I controlli «esterni» agli enti: a) le funzioni dell’Ufficio del Registro nazionale Enti di Terzo settore
- 4. Segue: b) le funzioni attribuite alle reti associative e ai Centri di servizio per il volontariato
- 5. Segue: c) le funzioni attribuite al ministero del Lavoro e delle Politiche sociali
- 6. Segue: d) le funzioni attribuite all’Amministrazione finanziaria
- 7. Segue: e) le funzioni attribuite alle pubbliche amministrazioni
- 8. Spunti conclusivi
- IX. La trasparenza per gli enti del Terzo settore
- 1. Quale «trasparenza» per gli enti del Terzo settore?
- 2. La disciplina della trasparenza per gli Ets
- 2.1. Il Runts come strumento di trasparenza
- 2.2. L’obbligo di utilizzo della denominazione come prima forma di trasparenza
- 2.3. Trasparenza all’interno degli enti. L’accesso ai libri sociali e la gestione delle imprese sociali
- 2.4. Bilancio sociale, bilancio di esercizio e altre informazioni
- 2.5. La trasparenza e l’utilizzo di risorse pubbliche
- 2.6. Liberalità e trasparenza
- 3. Spunti conclusivi
- X. Profili di diritto regionale del Terzo settore
- 1. Il Terzo settore nel sistema di riparto delle competenze legislative fra Stato e Regioni
- 2. L’autonomia regionale «in azione»: le scelte legislative
- 2.1. La legge dell’Emilia-Romagna
- 2.2. La legge della Toscana
- XI. Ai «confini» del Terzo settore
- 1. I confini «affollati» verso il primo e il secondo settore
- 2. Le esclusioni previste dal Cts
- 3. Il Servizio civile universale
- 4. I soggetti della cooperazione internazionale allo sviluppo
- 5. La protezione civile
- 6. Lo sport dilettantistico
- 7. Le imprese di comunità
- 8. Le società benefit, le Siav, imprese culturali e creative
- 9. «Attivismo civico»: i patti di collaborazione per la gestione dei beni comuni
- Conclusioni. Verso un diritto del Terzo settore
- Indice analitico