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- Premessa. Perché la filologia, perché un manuale di filologia
- 1. Non un metodo, ma un abito mentale
- 2. Approssimazioni alla verità
- 3. A che serve un manuale di filologia
- Avvertenza
- I. Il testo nel tempo
- 1. La trasmissione testuale
- 2. La tradizione
- 2.1. Le diverse tipologie di tradizione
- 2.2. I testimoni
- 3. Innovazioni di trasmissione (e d’autore)
- 3.1. L’errore
- 3.2. Incertezza dell’errore
- 3.3. La variante
- 3.4. Valutazione delle varianti
- 3.5. Altri tipi di innovazione
- II. L’edizione del testo
- 1. Le tipologie di edizione
- 2. Edizione come interpretazione
- 3. L’edizione critica
- 3.1. Definizione e parti
- 3.2. La Nota al testo
- 3.3. L’apparato
- 3.4. Apparati multipli
- 3.5. La dialettica fra testo e apparato
- 4. Utilità dell’edizione critica
- III. La filologia della copia
- 1. Il metodo di Lachmann
- 1.1. Censimento
- 1.2. Collatio e recensio
- 1.3. Approssimazioni all’originale: l’emendatio
- 1.4. Approssimazioni all’originale: la selezione delle varianti
- 2. Il metodo di Bédier
- 3. Lachmannismo sostanziale, bédierismo formale
- 4. Il testimone unico
- 5. Altri metodi
- IV. I metodi: problemi teorici e limiti applicativi
- 1. Problemi e limiti del metodo di Lachmann
- 1.1. La trasmissione degli errori
- 1.2. L’archetipo
- 1.3. La contaminazione
- 1.4. Le varianti d’autore
- 1.5. Il iudicium
- 2. Problemi e limiti del metodo di Bédier
- 2.1. La scelta del «buon manoscritto»
- 2.2. Errori, varianti, lezioni singolari
- 2.3. La difesa a oltranza del «buon manoscritto»
- 2.4. Storicità apparente
- V. Dai testi ai metodi: una consapevole empiria
- 1. Oltre Lachmann e oltre Bédier
- 2. Lo stemma
- 2.1. I descripti
- 3. Scegliere le varianti
- 3.1. Pesare o contare?
- 3.2. Quel sottile confine tra iudicium e arbitrio
- 3.3. Uso (e abuso) della lectio difficilior
- 4. La congettura
- 4.1. Se e quando congetturare
- 4.2. Come congetturare
- 4.3. La congettura difficilior
- 4.4. Conservatori e congetturatori
- 5. Lingua e grafia
- 5.1. Conservare o modernizzare?
- 5.2. La veste linguistica del testo, fra autore e copisti
- 6. Fideismo e scetticismo
- VI. La filologia dell’originale
- 1. Fini, forme, metodi
- 1.1. Filologia genetica e critica delle varianti
- 1.2. Filologia dell’originale e interpretazione
- 1.3. Dalla micro- alla macrostruttura
- 1.4. I presupposti estetici della critica delle varianti
- 1.5. Tradizioni autografe e apografe
- 2. La filologia dell’originale senza gli originali
- 3. L’edizione critica nella filologia dell’originale
- 3.1. Testo e apparato
- 3.2. Edizione integrale delle diverse redazioni
- 3.3. La scelta del testo
- 3.4. Opere incompiute, abbozzi, minute
- 4. La filologia dell’originale e i «metodi»
- VII. Miti filologici: il primo originale, l’ultima volontà dell’autore, la verità del documento
- 1. Il mito delle origini
- 2. Le volontà dell’autore (e quelle degli altri)
- 3. La verità nel documento
- 3.1. Verità del testimone e verità del testo
- 3.2. A ciascuno il suo canzoniere
- VIII. La filologia dei testi a stampa. La filologia digitale
- 1. La filologia dei testi a stampa
- 1.1. La specificità del libro e delle tradizioni a stampa
- 1.2. Filologia d’autore nelle stampe
- 2. La filologia digitale
- 2.1. Filologia e computer
- 2.2. Il testo e la filologia nel mondo digitale
- IX. Linguistica, metrica e filologia. La filologia attributiva
- 1. Linguistica e filologia
- 1.1. Storia della lingua, ecdotica, storia della tradizione
- 1.2. Filologia e lessici
- 2. Metrica e filologia
- 2.1. Il ruolo della metrica nella constitutio textus
- 2.2. Anisosillabismo (vero o presunto) e irregolarità apparenti
- 3. La filologia attributiva
- Epilogo. Per una filologia sostenibile
- Riferimenti bibliografici
- Indice delle cose notevoli
- Indice dei nomi