Cover L'organizzazione digitale

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book € 33,00
series "Manuali"
pp. 320, Brossura, 978-88-15-29595-8
publication year 2022

URSULA PLESNER, EMIL HUSTED

L'organizzazione digitale

Presentazione dell’edizione italiana, di Attila Bruni
Prefazione
Introduzione. Organizzare e digitalizzare
Il pensiero algoritmico
La logica binaria nelle organizzazioni: il caso della legislazione digitization-ready
Oltre il pensiero binario: la sfida della matematica avanzata
Esponenzialità
Delegare le decisioni alle macchine: il caso dell’auto senza conducente
Connettività
L’etica dell’apertura
La tecnologia blockchain in pratica: alcuni casi
La connettività come questione materiale
Digitalizzazione o disgregazione?
Pensare organizzativamente la digitalizzazione
Bounded automation: l’automazione limitata
Blended automation: l’automazione mista
Il libro: finalità e obiettivi
Concetti classici, concetti contemporanei
I capitoli
PARTE PRIMA. ORGANIZZARE E DIGITALIZZARE
I. La tecnologia come tematica negli studi organizzativi
1.1. Gli studi organizzativi come scienza tecnica
1.2. Il fattore umano
1.3. La tecnologia al centro della scena
1.4. L’approccio sociotecnico
1.5. Verso la contingenza
1.6. Postmodernismo e ambiguità
1.7. La rinascita della tecnologia
II. Prospettive su tecnologia e organizzazione
2.1. Alcune prospettive: determinismo tecnologico, costruttivismo sociale e sociomaterialità
2.2. Determinismo tecnologico 78
2.3. L’eredità marxista
2.3.1. Pessimismo e ottimismo tecnologico
2.4. Costruttivismo sociale
2.5. Sociomaterialità
2.6. Il concetto di affordance
2.6.1. Questioni di prospettiva
2.6.2. Implicazioni analitiche e metodologiche
2.7. Conclusioni
PARTE SECONDA. UNA RIVISITAZIONE DEGLI STUDI ORGANIZZATIVI: TEMATICHE CLASSICHE E CONCETTI CONTEMPORANEI
III. Struttura e infrastruttura
3.1. Perché struttura e infrastruttura?
3.1.1. Strutture e infrastrutture: il caso di una biblioteca virtuale
3.2. La struttura come tematica negli studi organizzativi
3.2.1. Il design organizzativo
3.2.2. Burocrazia
3.2.3. Forme di organizzazione
3.2.4. La struttura organizzativa: una prospettiva critica
3.3. Nuove strutture, nuovi concetti
3.3.1. L’organizzazione reticolare
3.3.2. Ripensare le strutture organizzative pubbliche e private
3.3.3. L’organizzazione virtuale
3.4. Infrastrutture
3.4.1. Infrastrutture e tecnologie dell’informazione
3.4.2. Infrastrutture: una prospettiva più ampia
3.4.3. Riorganizzare le infrastrutture: il caso dei servizi di igiene mentale
3.5. Struttura, infrastruttura e sociomaterialità
IV. Produzione e produsage
4.1. Perché produzione e produsage?
4.2. La produzione come tematica negli studi organizzativi
4.2.1. Labour process theory: l’analisi marxista dei processi di lavoro
4.3. L’ascesa dei prosumer
4.3.1. La produzione nell’economia dell’informazione
4.3.2. Produzione individualizzata
4.4. Dalla prosumption al produsage
4.4.1. Il produsage in pratica: i casi di Wikipedia e della stampa 3D
4.5. Gli angoli ciechi del produsage
4.5.1. Siamo davvero tutti produser?
4.5.2. La mercificazione dell’utenza
4.5.3. Il cyberproletariato
4.6. Produzione, produsage e prospettiva sociomateriale
V. Collaborazione e co-creazione
5.1. Perché collaborazione e co-creazione?
5.2. La collaborazione come tematica negli studi organizzativi
5.3. Cooperazione, collaborazione e le loro radici economiche
5.3.1. La collaborazione come questione del design organizzativo
5.3.2. L’importanza del contesto sociale e fisico
5.3.3. Le tecnologie digitali per la collaborazione
5.3.4. Computer-Supported Cooperative Work
5.3.5. Tecnologie collaborative basate sul web
5.4. Co-creazione
5.4.1. Il paradigma dell’apertura
5.4.2. Piattaforme digitali per la co-creazione: il caso Nike
5.4.3. Organizzare digitalmente le folle: il caso di Innosite
5.5. Collaborazione, co-creazione e sociomaterialità
VI. Conoscenza e datificazione
6.1. Perché conoscenza e datificazione?
6.1.1. Conoscenza e datificazione in pratica: il caso dell’assistenza domiciliare
6.2. La conoscenza come tematica negli studi organizzativi
6.3. L’apprendimento organizzativo
6.3.1. Il valore della conoscenza e dell’apprendimento umano: il caso di Watson
6.4. Il knowledge management
6.4.1. Sistemi di gestione della conoscenza
6.4.2. Datificazione
6.5. Big data
6.5.1. L’analisi dei big data in pratica: previsione, monitoraggio, visualizzazione dei dati
6.6. Big data e conoscenza
6.7. I big data come fenomeno organizzativo
6.7.1. Big data e opacità organizzativa: il caso del lavoro poliziesco
6.8. Conoscenza, datificazione e sociomaterialità
VII. Comunicazione e interattività
7.1. Perché comunicazione e interattività?
7.1.1. La sfida tra comunicazione interattiva e controllata: il caso di Twitter
7.2. La comunicazione come tematica negli studi organizzativi
7.2.1. Comunicazione interna, comunicazione esterna
7.2.2. Comunicazione strategica
7.2.3. Comunicazione aziendale
7.3. Nuove concezioni della comunicazione
7.3.1. Approcci narrativi
7.3.2. Approcci materiali
7.4. Interattività
7.4.1. L’interattività nelle teorie della comunicazione
7.4.2. L’interattività negli studi sui media
7.4.3. Comunicazione organizzativa e interattività
7.4.4. La rilevanza dell’interattività: il caso IKEA
7.5. Comunicazione, interattività e sociomaterialità
VIII. Legittimità e trasparenza
8.1. Perché legittimità e trasparenza?
8.1.1. Legittimità e trasparenza: il caso di una compagnia petrolifera
8.2. La legittimità come tematica negli studi organizzativi
8.2.1. Approcci istituzionali: la legittimità come processo valutativo
8.2.2. Approcci strategici: la legittimità come obiettivo
8.2.3. La teoria degli stakeholder
8.3. Trasparenza
8.3.1. Migliore e maggiore informazione
8.3.2. Un caso pratico di migliore e maggiore informazione: le piattaforme di apprendimento digitali
8.4. Trasparenza e tecnologie di mediazione
8.4.1. La fabbricazione organizzativa della trasparenza
8.4.2. La trasparenza come visibilità indesiderata: il caso di TripAdvisor
8.5. Legittimità, trasparenza e sociomaterialità
8.5.1. Connettere legittimità e trasparenza: il caso di un’azienda farmaceutica
IX. Potere ed empowerment
9.1. Perché potere ed empowerment?
9.1.1. L’empowerment tra emancipazione e dominio: il caso di UpWork
9.2. Il potere come tematica negli studi organizzativi
9.2.1. Il potere come coercizione
9.2.2. Il potere come manipolazione
9.2.3. Il potere come dominio
9.2.4. Il potere come soggettivazione
9.3. Il potere ai tempi delle «macchine intelligenti»
9.3.1. Informazione e disciplina: il caso dell’amministrazione fiscale
9.4. Empowerment digitale
9.4.1. Dalla coercizione alla soggettivazione: il caso di HEROes
9.5. Empowerment e contropotere
9.5.1. Il contropotere in pratica: il caso #MeToo
9.6. Potere, empowerment e sociomaterialità
X. Digitalizzare l’organizzazione: implicazioni pratiche e riflessioni conclusive
10.1. Implicazioni individuali: identità, competenze e relazioni
10.1.1. Dequalificazione o riqualificazione?
10.1.2. Conciliare lavoro e vita privata
10.1.3. La quantificazione dell’identità: tra sorveglianza e misurazione
10.1.4. La cittadinanza in un settore pubblico digitalizzato
10.2. Implicazioni organizzative
10.2.1. Imprese private
10.2.2. Organizzazioni pubbliche
10.2.3. Organizzazioni della società civile
10.3. Implicazioni per la più ampia società
Riferimenti bibliografici
Indice analitico

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