In anybody’s experience, nothing appears to be “safer” than our body. But is our body really so certain and easy to understand? Neuropsychology tells us that what seems obvious is often not obvious at all. Using examples drawn from real life, this book represents an extraordinary and sometimes bizarre journey to the intricacies of bodily awareness and the roots of our identity. The reader will discover that sometimes we attribute other people’s body parts to our own bodies, while at other times we do not recognize parts of our body as ours, attribute them to other people, or even reject them, to the point of being attracted by people who do not have them.
Anna Berti teaches Neuropsychology at the University of Turin.
Francesca Garbarini teaches Cognitive Neuroscience at the University of Turin.
- Premessa
- Introduzione
- 1. Che cos’è il corpo
- 2. L’uomo con tre mani e la donna che non riconosceva
il proprio anello
- I. Tra il dire e il fare
- 1. «Eppur si muove!»
- 2. Confrontare l’ideale con il reale
- 3. Quando la destra pensa di sapere cosa fa la
sinistra
- II. Mani e gambe aliene
- 1. Questa mano non è mia e non la voglio!
- 2. L’arto fantasma
- 3. Quello che non è mio è tuo
- 4. Questo arto non mi sembra mio, ma lo
voglio
- III. Arti rifiutati
- 1. Questa gamba è mia, ma non la voglio
- 2. Un cervello particolare
- 3. Soluzioni radicali
- IV. Mani vere e mani finte
- 1. L’illusione della mano di gomma
- 2. Il corpo nel cervello
- 3. Dove è finita la mia mano?
- V. Le tue mani sono mie
- 1. Questa mano non è mia ma (a volte) la voglio!
- 2. Mani, cubetti e colori
- 3. Come ci collochiamo nello spazio
- 4. Righe, cerchi e ovali
- 5. Sentire con gli occhi
- 6. Quando la mente influenza il corpo
- Conclusioni
- Riferimenti bibliografici
Anteprima del testo delle prime cinque pagine a stampa del primo capitolo.
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