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- Introduzione. Europa e Italia: realtà, limiti e potenzialità, di Marco Fortis e Alberto Quadrio Curzio
- PARTE PRIMA: Europa a geometria variabile
- 1. Le quattro politiche per il riscatto dell'Europa
- 2. Se decide lo 0,12% dei cittadini europei
- 3. La solidarietà «innovativa» salva l'Europa dei decimali
- 4. L'Europa deve uscire dalla routine di Bruxelles
- 5. Il futuro dell'Europa nelle mani di Angela
- 6. La strada giusta degli Eurobond «sintetici»
- 7. La razionalità della politica batte la rigidità delle regole
- 8. L'Europa asimmetrica e le riforme
- 9. La svolta che l'Europa non deve ignorare
- 10. Convergenza obbligata per rilanciare l'Europa
- 11. Juncker «provocatore» sul futuro dell'euro
- 12. La concretezza può salvare l'Europa ideale
- 13. Eurobond «sintetici» la via per uscire dal Qe
- 14. Il Fondo salva stati leva per gli Eurobond
- 15. Il percorso a ostacoli per convincere Bruxelles
- PARTE SECONDA: Europa, investimenti e infrastrutture
- 16. Se l'impresa di frontiera dà lezione di produttività
- 17. Investimenti vera risposta dell'Europa a Brexit
- 18. Reagire alla crescita (incompiuta) dell'Europa
- 19. Investimenti, priorità per l'economia reale
- 20. Una cura anti-stress per l'economia europea
- 21. Infrastrutture la risposta per il rilancio globale
- 22. Se il G20 cinese non è stato solo utopia
- 23. L'Europa del «fare» può rilanciare l'Europa
- 24. Investimenti e flessibilità, una strada obbligata
- 25. L'Europa irrilevante e la crescita globale
- 26. Come uscire dalla trappola della bassa crescita
- 27. Rigore e crescita, la coerenza che va chiesta all'Europa
- 28. Investimenti urgenti per rafforzare l'Europa
- 29. Infrastrutture chiave di volta per la crescita dell'Europa
- PARTE TERZA: Europa e Italia
- 30. Senza crescita la politica non è credibile
- 31. L'Irlanda e il gioco delle tre carte
- 32. Italia sempre più in surplus commerciale
- 33. Le ragioni dell'Italia e i «paletti» di Bruxelles
- 34. Il Pil non dice tutto sulla Spagna
- 35. Se l'Europa ha i fondi anti-sisma ma non lo sa
- 36. Tra debito e crescita l'equazione delle riforme
- 37. L'Italia e il club di francesi e tedeschi
- 38. La prevenzione non è un costo
- 39. Il malessere europeo della crescita
- 40. Statuti fiscali a misura di multinazionali
- PARTE QUARTA: Italia e stabilità
- 41. Difendiamo le banche ma sia fatta anche pulizia
- 42. Le banche italiane vincono il test dei derivati
- 43. La sorpresa del Pil senza spesa
- 44. Cala il rapporto tra debito e Pil: novità dal 2008
- 45. Dal Pil al debito, quei due segnali per la crescita
- 46. Italia: 2017 anno chiave per debito e crescita
- 47. Il disagio economico reale e quello «politico»
- 48. 240 mila occupati in più senza l'effetto demografico
- 49. Accelera l'industria e rallenta il debito
- 50. 80 euro uguale 9 miliardi di tasse in meno
- 51. 727 mila occupati in più dopo la crisi
- 52. Poveri ma belli (e disinformati)
- PARTE QUINTA: Italia e competitività
- 53. Se i referendum inceppano la ripresa
- 54. L'economia reale supera lo stress test
- 55. Ma senza spesa pubblica l’Italia cresce di più degli altri Paesi
- 56. Nell'economia reale l'Italia cresce molto più della Germania
- 57. Se l'Italia produce più valore
- 58. Eurozona ferma, sorpresa Italia
- 59. Non abbandonare il sentiero della ripresa
- 60. L'industria italiana accelera, quella tedesca frena
- 61. Perché il Pil non cresce del doppio
- 62. I tre pilastri della fiducia
- 63. America first, Padania second
- 64. Se la confusione fa novanta
- 65. Parte bene l'export nel 2017 (e senza alcuna svalutazione «interna»)
- Summary