Mark, Felicity, Alexandra and Julius – some of the central characters of this book – are children and adolescents who refuse to leave their homes, don’t meet with peers and have renounced social relationships. We usually do not see them nor meet them during our daily routines because their lives take place entirely within the walls of their bedrooms, where they choose to eat, read and sleep. They do not ask for help, nor do they readily accept it. Their only contact with the outside world is through the internet. Yet new technologies are not the root cause of their social withdrawal. Their basic fear, the genuine threat from which they feel they must protect themselves, is the judgment of others. The authors, drawing on true stories, describe this increasingly widespread disorder (which overlaps with the hikikomori phenomenon), and focuses on the ways it reveals itself, as well as its socio-cultural features, warning signs and potential solutions.
Stefano Vicari teaches Child Neuropsychiatry at the Catholic University of the Sacred Heart in Rome and heads the Childhood and Adolescent Neuropsychiatry Division of the Bambino Gesù Pediatric Hospital in Rome.
Maria Pontillo is a cognitive and behavioural psychotherapist and a psychology manager at the Childhood and Adolescence Neuropsychiatry Division of the Bambino Gesù Pediatric Hospital in Rome.
- Prologo. La storia di Marco
- 1. Quando uscire e stare con gli altri diventa un problema: il ritiro sociale
- Che cos’è?
- Come si manifesta?
- È un fenomeno in aumento?
- 2. Il ritiro sociale a seconda dell’età
- Tante manifestazioni per un disturbo.
- La storia di Claudia: ritiro sociale e ansia da separazione.
- La storia di Giulio: ritiro sociale e disturbo dello spettro autistico.
- La storia di Federica: ritiro sociale e depressione.
- La storia di Marta: ritiro sociale e psicosi.
- Tirando le fila.
- 3. Da dove nasce il ritiro sociale
- Fattori genetici e neurobiologici.
- Il ruolo del temperamento: timidezza e tendenza all’evitamento sociale.
- Fattori ambientali.
- 4. Modi diversi di intendere il ritiro sociale: il fenomeno Hikikomori
- Che cosa intendiamo quando usiamo la parola «Hikikomori».
- Una prima definizione.
- Come vive un ragazzo Hikikomori?
- I numeri del fenomeno Hikikomori.
- Hikikomori e isolamento sociale «a fasi».
- Gli Hikikomori dal punto di vista sociologico.
- Hikikomori e Covid-19.
- Hikikomori e disturbi psicopatologici.
- 5. I campanelli d’allarme
- Le diverse facce del ritiro sociale.
- Riconoscere i segnali.
- Perché è importante intervenire.
- 6. Gli interventi possibili
- La psicoterapia cognitivo-comportamentale.
- «Social skills training».
- Il lavoro terapeutico con i genitori.
- E se il ritiro riguarda soprattutto la scuola? Alcuni consigli pratici.
- Quando rivolgersi al neuropsichiatra.
- Il lavoro con la scuola.
- Il gruppo dei pari può essere d’aiuto?
- Cosa fare quando il ragazzo non vuole farsi aiutare?
- Conclusioni. Ragazzi che «fanno l’impresa» di stare con gli altri
- La terapia basata sull’avventura.
- Il progetto MèTa: come nasce e quali sono gli obiettivi.
- MèTa e l’esperienza con gli adolescenti con ritiro sociale.
- Per saperne di più
Anteprima del testo delle prime cinque pagine a stampa del primo capitolo.
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