Children have lots if it; adults… not so much. What is it? Fantasy – “a place where it rains” according to Italo Calvino – is an excellent starting point for thinking about the link between freedom and coercion, creativity and repetition, possibility and conceivability, invention and discovery, being serious and just pretending. Drawing upon philosophy, art and everyday life, the author highlights the Fantastic that Novalis and then Gianni Rodari considered worthy of attention for its role as an engine for contemplation and creation.
Carola Barbero teaches Philosophy of Language and Philosophy of Literature at the University of Turin.
- Introduzione. Un posto dove ci piove dentro
- I. Che rapporto c’è tra fantasia e immaginazione?
- 1. Il senso della realtà e gli unicorni
- 2. L’inventario di ciò che c’è
- 3. Oggetti di fantasia
- II. La fantasia è libera o vincolata?
- 1. La potenza della fantasia
- 2. Che cosa fanno gli scrittori
- 3. Che cosa è vero in una storia inventata
- III. La fantasia scopre o inventa?
- 1. Il pensiero creativo
- 2. Creare, copiare, aspettare
- 3. Il volo della fantasia
- IV. Che cosa impariamo dalla fantasia?
- 1. Scheletri di parole
- 2. Il volto dei personaggi
- 3. Personaggi incompleti
- V. Quanta finzione c’è nella fantasia?
- 1. Giochi di fare finta
- 2. Ciò che troviamo nei cappelli della fantasia
- 3. Capire e apprezzare le opere
- VI. Perché proviamo emozioni per i frutti
della fantasia?
- 1. Immedesimarsi con un personaggio
- 2. Imparare dalle opere di fantasia
- 3. Lezioni di morale
- VII. Fantasia, possibilità e concepibilità
- 1. Oggetti creati dalla fantasia
- 2. Oggetti fittizi e oggetti possibili
- 3. Uno scarto insuperabile
- Indice dei nomi, dei personaggi e delle opere
Anteprima del testo delle prime cinque pagine a stampa del primo capitolo.
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